Come Ottimizzare le prestazioni di un SSD (SATA, M.2 PCIe NVMe, eMMC)

Livello tecnico: Intermedio

Riepilogo:

Si applica a: Windows 8, Windows 8.1, Windows 10, Windows 11

INDICE:

  • Prerequisiti

  • Punto 1: Impostare la modalità SATA su AHCI (per SSD con interfaccia SATA)

  • Punto 1.1: Impostare la massima banda disponibile per gli SSD M.2 PCIe NVMe 

  • Punto 2: Impostare la tabella di partizionamento su GPT (per sistemi che supportano UEFI BIOS)

  • Punto 2.1: Allineamento partizioni SSD

  • Punto 3: Disabilitare l'indicizzazione (sconsigliato)

  • Punto 3.1: Disabilitare la protezione del sistema (per utenti esperti)

  • Punto 3.2: Disabilitare il file di paging (sconsigliato)

  • Punto 3.3: Disabilitare la deframmentazione (sconsigliato)

  • Punto 4: Spostare la cache dei programmi su un disco secondario

  • Punto 5: Salvare i file di OneDrive e simili su un disco secondario

  • Punto 6: Pulizia del disco SSD

  • Punto 7: Misurare le prestazioni del disco SSD

  • Punto 8: Aggiornare periodicamente il firmware del SSD

  • Punto 9: Verificare la stabilità dell'alimentazione

  • Risorse utili


Premessa:

Scheda madre con SUPPORTO NATIVO all'interfaccia NVMe (per SSD M.2 NVMe).

È fortemente sconsigliato l'utilizzo di adattatori PCIe/M.2 per utilizzare un SSD PCIe su vecchie schede madri. Se queste non hanno il supporto all'interfaccia NVMe, il disco non potrà eseguire il BOOT. Può essere comunque usato come storage per i dati personali o programmi.

INIZIO:

PROGRAMMI RICHIESTI (sarà possibile disinstallarli in seguito):

Crystal Disk Info (gratuito). Utile per visualizzare le informazioni e lo stato dei dischi.

Crystal Disk Mark (gratuito). Permette di eseguire un alcuni benchmark del disco.

AOMEI Partition Assistant (versione gratuita). Utile per eseguire alcune operazioni di partizionamento avanzate sui dischi.

Recuva (gratuito). Permette di recuperare i file personali se qualche passaggio non è andato a buon fine.

(Si ringraziano i rispettivi produttori dei software citati sopra).

1) Impostare la modalità SATA su AHCI (per SSD con interfaccia SATA):

(Questo è un esempio basato sul UEFI American Megatrends. Ogni scheda madre ha un BIOS/UEFI differente.)

Accedere al BIOS (Di solito con Canc, ESC, F2, F12. Per informazioni consultare il manuale della scheda madre o del PC).

Andare nella sezione Advanced > Settings > Integrated Peripherals > SATA mode: AHCI

EXIT > Save changes e exit

⚠️ATTENZIONE:

Se Windows è stato già installato, è possibile cambiare la modalità SATA da IDE a AHCI senza dover reinstallare il sistema operativo in modo pulito.

Prima di procedere, salvare tutti i file personali su un disco esterno. Se qualcosa non funziona, il disco risulterà non avviabile e bisognerà reinstallare Windows in modo pulito.

Se i dati personali non sono stati salvati, tentare un recupero con Recuva (installare SOLO Recuva, senza software aggiuntivo proposto) oppure collegando il disco ad un altro PC funzionante.

Per Windows 7:

Vai in: Start > cerca e digita: regedit > INVIO

HKEY_LOCAL_MACHINE/System/CurrentControlSet/Services/IastorV impostare il valore di Start a 0

Per Windows 8/8.1:

Vai in: Start > cerca e digita: regedit > INVIO

HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\storahci

impostare il valore di Start 0

Per Windows 10/11:

Vai in: Start > Impostazioni > Ripristino > Riavvio avanzato

Accedere al BIOS e cambiare la modalità SATA da IDE a AHCI

Avviare Windows 10 in modalità provvisoria

Riavviare normalmente Windows.

1.1) Impostare la massima banda disponibile (per SSD NVMe m2 PCIe):

(Questo è un esempio basato sul UEFI American Megatrends. Ogni scheda madre ha un BIOS/UEFI differente.)

Accedere al BIOS (Canc, ESC, F2, F12. Consultare il manuale della scheda madre o del PC).

Andare nella sezione Advanced > Settings > PCI Subsystem Settings > PCI_E1 Lanes Configuration

Visualizzare la schermata "Help" per impostare il valore migliore oppure consultare il manuale della scheda madre (di solito x4 per gli SSD NVMe PCIe 3.0/4.0/5.0).

EXIT > Save changes e exit


NOTA:

Quando si installa un SSD M.2 PCIe NVMe, alcune porte SATA e PCIe potrebbero essere disabilitate. Fare riferimento al manuale della scheda madre.

Di solito si tratta delle porte SATA_3 e SATA_4 e PCIe x1.


2) Impostare la tabella di partizionamento del disco in GPT (per sistemi che supportano UEFI BIOS):

⚠️ATTENZIONE:

Questa procedura va seguita solo se il sistema supporta UEFI BIOS (NON Legacy BIOS):

Vai in: Start > cerca e digita: msinfo32 > INVIO

Verificare alla voce "Modalità BIOS": "UEFI"

Nel caso di Legacy BIOS, lasciare la tabella di partizionamento su MBR.

NOTA:

I PC venduti dal 2013 in poi, dovrebbero supportare UEFI BIOS ma potrebbe essere in modalità Legacy BIOS.

Per abilitare UEFI BIOS è necessario disattivare il Compatibility Support Module (CSM).

Fare riferimento al manuale del PC/scheda madre.

Durante l'installazione pulita di Windows tramite lo strumento di installazione, premere SHIFT+F10 per aprire il Prompt dei comandi:

Digitare il comando: diskpart

INVIO

Digitare il comando: list disk

INVIO

Individuare il disco in cui si vuole installare Windows (di solito il Disco 0). Può variare a seconda dei collegamenti e dell'ordine di Boot della scheda madre.

Digitare il comando: sel disk 0

INVIO

Digitare il comando: convert gpt

INVIO

Digitare il comando: list disk

INVIO

Verificare che il Disco 0 ha l'asterisco sotto alla voce GPT:

NOTA:

È possibile eseguire la stessa procedura anche per i dischi secondari. La tabella di partizionamento GPT permette anche di creare partizioni maggiori di 2TB.

Installare Windows in modo pulito.

⚠️ATTENZIONE:

Se Windows è già stato installato, per i PC che con Windows 10, Windows 11, è possibile utilizzare il tool mbr2gpt, le cui funzioni sono descritte in maniera dettagliata qui: MBR2GPT - Windows Deployment | Microsoft Docs per convertire la partizione di sistema da MBR a GPT tentando di mantenere tutti i dati presenti sul disco.

Start > cerca e digita: CMD > tasto destro > Esegui come amministratore

Immettere il comando per verificare la correttezza del disco di sistema da convertire:

mbr2gpt /validate /allowFullOS

INVIO

Immettere il comando per convertire il disco:

mbr2gpt /convert /allowFullOS

INVIO

La procedura deve terminare senza restituire messaggi di errore.

NOTA:

È anche possibile utilizzare alcuni tool di terze parti per la conversione (potrebbe essere richiesta la versione Pro, spesso fornita anche in prova per qualche giorno).

Prima di procedere, salvare tutti i file personali su un disco esterno. Se qualcosa non funziona, il disco risulterà non avviabile e bisognerà reinstallare Windows in modo pulito.

Se l'operazione non va a buon fine, è necessario convertire il disco da MBR a GPT durante l'installazione pulita di Windows, seguendo le istruzioni riportate sopra.

Se i dati personali non sono stati salvati, tentare un recupero con Recuva (installare SOLO Recuva, senza software aggiuntivo proposto) oppure collegando il disco ad un altro PC funzionante.



2.1) Allineamento partizioni SSD:

Un cattivo allineamento delle partizioni può portare a un calo di prestazioni.

Verificare di avere il disco SSD partizionato correttamente:

Start > cerca e digita: msinfo32 > INVIO

Componenti > Archiviazione > Dischi

Identificare il disco SSD.

Copiare uno alla volta gli Offset di avvio partizione es: 1048576

Inserire il valore qui per controllare se la partizione è correttamente allineata: SSD Alignment Calculator | TechPowerUp

A) Tutte le voci devono risultare verdi "Allineato":

In questo caso non sono necessarie ulteriori azioni.

B) Alcune o tutte le voci risultano rosse "Disallineato"


Se ci si trova in questo caso, è necessario ripartizionare il disco. Le partizioni devono avere una dimensione che è multiplo di 1024.

Es. una partizione da 500GB = 500*1024MB = 512000MB

Questa situazione è spesso dovuta a clonazioni del disco, cattiva conversione da MBR a GPT oppure a un errato partizionamento in caso di installazione pulita personalizzata.

Windows crea correttamente le sue partizioni "Partizione di sistema EFI" e "Partizione di ripristino" (con GPT) che non devono essere toccate.

Per operazioni su partizioni create dall'utente (ridimensionamento), è possibile utilizzare GParted (gratuito), AOMEI Partition Assistant (versione gratuita) o qualsiasi altro software per la gestione avanzata dei dischi.


⚠️ATTENZIONE:

Prima di procedere con il partizionamento, salvare tutti i file personali su un disco esterno. Se qualcosa non funziona, Windows non risulterà avviabile e bisognerà reinstallare Windows in modo pulito.


3) Disabilitare l'indicizzazione (sconsigliato):

NOTA:

Disabilitare questa impostazione può rallentare le ricerche sul disco.

L'impatto di questa funzionalità sulla vita del SSD (TBW) è minima.

Sconsigliato a chi utilizza spesso la ricerca file di Windows.

Perchè non è consigliato disattivare il prefecth e l'indicizzazione

Vai in: Esplora file > Questo PC > Disco Locale C: > Tasto destro > Proprietà

Togliere la spunta a "Consenti l'indicizzazione del contenuto e delle proprietà dei file di questa unità".

La procedura potrebbe richiedere molto tempo. Non rimuovere l'alimentazione o interrompere il processo.


Ulteriori informazioni QUI (guida del MVP Shawn Brink)


3.1) Disabilitare la protezione del sistema (per utenti esperti):

⚠️ATTENZIONE:

In questo caso, se il PC riscontra un problema, bisogna effettuare il ripristino utilizzando lo strumento di ripristino, da creare periodicamente utilizzando Media Creation Tool. I punti di ripristino non verranno più creati. L'impatto di questa funzionalità sulla vita del SSD (TBW) è minima.

Vai in: Start > cerca: Impostazioni di sistema avanzate > INVIO 

Protezione sistema > Disco Locale C: > Configura

Eliminare i punti di ripristino presenti selezionando "Elimina"

Mettere la spunta a "Disattiva protezione sistema".

NOTA:

La Protezione del sistema verrà riattivata in automatico dopo l'aggiornamento ad una nuova versione di Windows 10/11. Sarà necessario rieseguire i passaggi descritti sopra.

NOTA:

Consigliato ai partecipanti del Programma Windows Insider.

NOTA:

Consigliato a chi ha un SSD di piccole dimensioni (32GB, 64GB) e ha problemi con l'installazione degli aggiornamenti a causa dello spazio insufficiente.

3.2) Disabilitare il File di paging (sconsigliato):

Alcune linee guida: QUI e QUI.

L'impatto di questa funzionalità sulla vita del SSD (TBW) è minima.

Sconsigliato nella maggior parte dei casi specialmente nelle configurazioni consumer:

Vai in: Start > cerca: Impostazioni di sistema avanzate > INVIO

Prestazioni > Impostazioni > Avanzate > Cambia

Disco Locale C: > Dimensioni gestite dal sistema > Imposta > OK

⚠️ATTENZIONE:

Senza file di paging si rischiano crash improvvisi di programmi che fanno uso intensivo della RAM. Segue la perdita dei file su cui si stava lavorando.

Qualsiasi programma ha bisogno del file di paging per poter funzionare correttamente, indipendentemente dal quantitativo di RAM installato nel PC.



3.3) Disabilitare la deframmentazione (sconsigliato):

No, non è necessario disabilitare la "deframmentazione" del SSD su Windows:

Leggere l'ottimo articolo di Spigolo qui:

La storia reale e completa: Windows deframmenta un SSD?

Come funziona un SSD.


4) Spostare la cache dei programmi su un disco secondario:

Alcuni programmi possono utilizzare la partizione C: come cache per impostazione predefinita.

In questo caso è consigliabile spostare la cache su un disco secondario, in modo da evitare troppe scritture sul disco SSD principale.

Le scritture totali su disco SSD possono essere visualizzate utilizzando Crystal Disk Info. Il valore è indicativo.

Tutti gli SSD hanno un massimo numero di scritture, misurate in TBW (TeraByte scritti):

Nell'esempio, 2065GB circa 2TB

Il produttore garantisce la salute del SSD per un limite di 128TBW per il modello da 256GB.

Il disco è attualmente a 2TBW su 128TBW dopo 6 mesi di normale utilizzo. Potrebbe durare circa 10 anni con 12,8TBW all'anno (stima 3 volte sopra l'utilizzo realmente registrato).

La durata stimata varia a seconda della tipologia di SSD. Fare riferimento al sito ufficiale del produttore.

All'avvicinarsi di tale soglia, il disco potrebbe diventare instabile, in sola lettura o sparire completamente anche da UEFI/BIOS.

Cosa indicano i valori "RAW" che legge Crystal Disk Info dal firmware del SSD:

Self-Monitoring, Analysis and Reporting Technology - Wikipedia

Valori a cui prestare particolare attenzione e che dovrebbero essere uguali a "0":

Reallocated Sectors Count
Spin Retry Count
End-to-End error / IOEDC
Reported Uncorrectable Errors
Command Timeout
Reallocation Event Count (vengono contati anche i falsi positivi)
Current Pending Sector Count
Offline) Uncorrectable Sector Count
Soft Read Error Rate or TA Counter Detected

NOTA:

Alcuni SSD economici non rilevano le letture/scritture totali su disco.

Per Windows 11:

È anche possibile utilizzare lo strumento fornito da Microsoft:

Impostazioni > Sistema > Archiviazione > Gestione dischi e volumi > Proprietà

5) Salvare le cartelle di OneDrive e simili su un disco secondario:

Per impostazione predefinita, OneDrive ed altri servizi di Cloud storage chiedono di salvare i file personali sulla partizione C:.

In questo caso è consigliabile di scegliere un disco secondario per il salvataggio dei dati.

Quando si configura OneDrive, scegliere il percorso di salvataggio, selezionando un disco secondario


6) Pulizia del disco SSD:

Questa procedura è valida anche per Hard disk meccanici. In particolare è rivolta a PC che montano SSD di piccole dimensioni.

Vai in: Start > Impostazioni > Sistema > Archiviazione > Configura sensore memoria (ABILITA)

Configurare a piacimento i parametri di pulizia.

Inoltre, eseguire periodicamente una pulizia dei file di sistema:

Esplora file > Questo PC > Disco Locale C: > Tasto destro > Proprietà

Pulizia disco > Pulizia file di sistema (come amministratore) 

Mettere tutte le spunte > OK

NOTA:

Eseguire questa operazione 10 giorni dopo l'installazione di una nuova versione di Windows 10 (tempo valido per tornare alla versione precedente).

In questo modo saranno liberati circa 20GB di spazio dal disco.

7) Misurare le prestazioni del SSD:

Per questo test, è necessario utilizzare Crystal Disk Mark, oppure uno dei numerosi software che offrono lo stesso tipo di benchmark.

L'interfaccia SATA viene ormai saturata dalla maggior parte degli SSD in commercio.

SATA I: 190MB/s (max ideali).

SATA II: 375MB/s (max ideali).

SATA III: 750MB/s (max ideali).

Di seguito un test con un SSD SATA III:


Gli slot PCI Express hanno diverse forme e versioni. QUI tutte le specifiche.

Le prestazioni del disco SSD possono variare a seconda della versione e del numero di linee dedicate.

Di seguito un test con un SSD M.2 PCIe 3.0 x4 NVMe:


Per le memorie eMMC, le prestazioni variano a seconda delle versioni. QUI tutte le specifiche.

Sono memorie embedded, spesso saldate sulla scheda madre del PC.

NOTA:

Questo test è da eseguire solo una volta per vedere se il disco rispetta quanto dichiarato dal produttore e identificare eventuali colli di bottiglia o errori nell'assemblaggio.

Da non ripetere periodicamente in quanto legge e scrive inutilmente sulle memorie del SSD, aumentando il TBW.



8) Aggiornare periodicamente il firmware del SSD:

Alcuni produttori di SSD forniscono delle utility per aggiornare il firmware del proprio SSD.

Utile per correggere problemi di sicurezza, prestazioni, stabilità e durata del disco.

NOTA:

L'utilizzo di queste utility è consigliato SOLO per aggiornare il firmware.

Qualsiasi altra operazione è sconsigliata.

Lasciare la gestione del disco a Windows.

9) Verificare la stabilità dell'alimentazione:

Una delle principali cause di guasto di SSD ed HDD, è la cattiva alimentazione fornita dalle linee +3.3V (SSD M.2 PCIe NVMe) e +5V (SSD/HDD SATA) dell'alimentatore.

Di seguito sono riportate le specifiche ATX entro i quali l'alimentatore DEVE operare (Fonte: Intel).



Voltaggi e Ripple noise sopra i valori ATX, riducono drasticamente la vita del disco, spesso anche del 90%.

In diversi casi, specialmente durante l'avvio del PC e sotto sforzo (uso intensivo di CPU e GPU), alcuni alimentatori di bassa qualità tendono ad uscire dalle specifiche ATX.

I primi a farne le spese sono i dispositivi più delicati, i dischi.

Alcuni SSD possono sparire improvvisamente con vita rimanente superiore al 90%. Spesso si tratta del bootloader finito in loop.

In alcuni casi sono recuperabili eseguendo diversi "Power Cycles":

Did your SSD suddenly die on you? Do this "power cycle trick" before you sent it away for RMA or buy a replacement, this has revived many dead SSDs for me and few know about this trick! : pcmasterrace (reddit.com)

NOTA: (rivolta ai possessori di PC assemblati e pre-asemblati con modifiche hardware):

Durante la configurazione del PC, è necessario installare un alimentatore in grado di reggere il PC a massimo carico senza uscire dalle specifiche ATX. Per la scelta dell'alimentatore in fase di configurazione del PC, rivolgersi ad un forum dedicato all'hardware o ad un laboratorio informatico.

Questi valori devono essere analizzati da un laboratorio informatico specializzato.

Nella maggior parte dei casi, il PC funziona correttamente e senza errori. Questo NON significa che l'alimentatore rispetta i valori riportati sopra.

Se l'alimentatore non ha alcuna protezione per le linee in uscita, continuerà a funzionare senza problemi, danneggiando lentamente e irreparabilmente i componenti del PC.

Un sintomo di cattiva alimentazione è spesso accompagnato da blocchi improvvisi o dalla comparsa della Schermata Blu "Windows Kernel Power".

Gli alimentatori appartenenti al Tier D e Tier E riportati in QUESTA LISTA sono spesso coinvolti in queste situazioni, specialmente se montati in configurazioni a loro poco adatte.

In questo caso, aprire un nuovo thread nella categoria adatta. Specificare l'intera configurazione del PC ed allegare i file minidump:

Disco locale C: > Windows > minidump

Risorse utili:


Importante:

Per richieste di supporto, aprire un nuovo thread nella sezione adatta.

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(☯‿☯)
Franco Leuzzi
Microsoft® MVP 10 anni - Amministratore sistemi IT -Hardware\Software.
Se qualcosa funziona non "aggiustarlo"
(•‿•) Buon lavoro.

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Ultimo aggiornamento 28 ottobre 2023 Visualizzazioni 16.141 Si applica a: